Pechino replica alla Casa Bianca sulla vicenda Tik Tok: “Niente vendita senza autorizzazione della Cina”.
WASHINGTON (STATI UNITI) – La replica di Pechino alla Casa Bianca sulla vicenda Tik Tok è arrivata nella serata di domenica 30 agosto 2020. Secondo quanto riportato dall’azienda Bloomberg, l’azienda non potrà decidere di vendere le proprie quote senza l’autorizzazione dalla Cina.
Il provvedimento è motivato con la decisione da parte del Governo asiatico di salvaguardare la propria sicurezza nazionale. Una prima contromossa all’offensiva di Donald Trump che rischia di creare ancora una volta tensioni tra Stati Uniti e Cina.
Tik Tok, l’azienda impugna l’ordinanza di Trump
La posizione da parte della Cina è arrivata qualche giorno dopo la decisione di Tik Tok di impugnare l’ordinanza decisa da Donald Trump: “Abbiamo riscontrato – si legge nelle motivazioni citate da La Repubblica – una mancanza di giusto processo mentre l’amministrazione non ha prestato alcuna attenzione ai fatti e ha tentato di inserirsi in negoziati tra imprese private“.
Una vicenda che sarà discussa nelle prossime ore dai giudici americani con settembre che è alle porte e il rischio di uno stop dell’utilizzo dell’applicazione negli Usa continua ad essere elevato.
Trattative in corso per la cessione di Tik Tok
Lo stop arrivato da Pechino non dovrebbero interrompere le trattative che sono in corso per la cessione di Tik Tok. Microsoft, in collaborazione con Walmart, e Orange proseguono le contrattazioni con la chiusura che potrebbe slittare di qualche giorno.
Una vicenda che continua a creare tensioni tra Cina e Usa. L’ultima mossa da parte di Pechino è stata quella di vietare la cessione dell’applicazione senza l’autorizzazione della Cina. Una ordinanza che rischia di creare una nuova tensione tra i due Paesi.
Conflitti che potrebbero difficoltà anche alle Borse con la giornata di lunedì 31 agosto 2020 che rischia di essere negativa.
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